Le origini del terreno

 

L'Azienda Avellina , che è ubicata nel cuore del "Parco dell'Etna", in località Roccatufano di Bronte  in provincia di Catania, produce solo pistacchio e olio genuino  selezionato.


Agricoltore e Naturalista

  

Titolare dell'Azienda Avellina è il dott. Avellina Alfio , che ha deciso di continuare nella produzione di Pistacchio  per il profondo amore che lo lega a queste terre e alle loro tradizioni.
E proprio da questo amore che nasce la scelta di fare agricoltura in modo rispettoso dell’ambiente e della propria salute, salvaguardare l’ambiente, non impoverire i terreni, recuperare gusti e sapori genuini con il metodo della lotta integrata.
Per noi dell'azienda Avellina è importante coniugare la qualità  alla sicurezza per la nostra salute, per questo tutte le piante sono coltivate ricorrendo a composti chimici , sempre di bassissimo impatto ambientale e che non lasciano residui sul frutto.


 

Il progetto lotta integrata

 

La difesa, o lotta integrata, è un recente metodo di coltivazione, che fa uso delle tecniche
biotecnologiche più evolute per il controllo dei parassiti e, in certi casi, ricorre alla chimica, avendo però l’accortezza di fare uso di composti a bassissimo impatto ambientale in grado di decomporsi e di non lasciare tracce, entro pochi giorni dall’applicazione.

Le tecniche ed i metodi della lotta integrata in quattro punti:

1. Per combattere i parassiti delle piante, viene favorita la riproduzione e l’espansione di insetti utili, antagonisti naturali degli insetti dannosi.
Questo principio cardine della difesa integrata nasce dal fatto che uno dei problemi della ormai superata difesa, esclusivamente chimica, era la comparsa di parassiti che si adattavano e diventavano quindi resistenti agli antiparassitari.
Questo fenomeno ben conosciuto da noi agricoltori e dalle case farmaceutiche, ci costringeva prima, ad aumentare le dosi dei trattamenti sulle piante e poi a sostituire completamente il prodotto chimico.
Favorire lo sviluppo degli insetti utili non provoca nessun fenomeno di resistenza (la perdita di efficacia di un prodotto chimico), è invece un controllo efficace sicuro e duraturo nel tempo. 

2. Un altro metodo di lotta integrata è quello di favorire il ritorno degli uccelli insettivori che avevano abbandonato i nostri terreni, sistemando sulle piante degli appositi nidi artificiali.

3. L’uso di tecniche colturali appropriate, come il controllo dell’equilibrio fisiologico sulla pianta, sono importanti per avere una pianta non troppo rigogliosa e, nel contempo, non troppo debole agli attacchi dei parassiti. In altre parole, mantenere una pianta sana e rigogliosa oppone una maggiore resistenza alle malattie.

4. Occorre però anche tollerare un minimo di danno, che però non deve oltrepassare una soglia prestabilita, chiamata “soglia di tolleranza”. Al superamento della soglia di tolleranza, per non compromettere il raccolto, occorre intervenire con dei composti estremamente selettivi, in grado di colpire quel parassita ma di lasciare invariato l’equilibrio biodinamico presente sulla pianta. Il composto deve avere inoltre la proprietà di decomporsi rapidamente e di non lasciare nessun residuo.
L’applicazione del composto si effettua nel momento in cui il parassita è nella fase più vulnerabile del suo ciclo vitale, in modo da ottenere la massima efficacia del trattamento con il minor impatto ambientale possibile.

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